14:00-14:30Registrazione
14:30-14:40Apertura dei lavori
Adolfo Favaretto, Treviso
Prima sessione
Moderatori:Dario Palleschi, Treviso
Silvia Angelini, Treviso
Salvatore Bonura, San Donà
14:40-15:10Algoritmo terapeutico della terapia adiuvante nel carcinoma mammario ormonosensibile: stato dell’arte e novità all’orizzonte
Caterina Fontanella, Belluno
15:10-15:40Overview sul trattamento nella malattia metastatica triple negative e il ruolo degli ADC
Costanza De Rossi, Mestre
15:40-16:00Il ruolo della nutrizione nella paziente con carcinoma mammario e come la nutrizione può influenzare i trattamenti farmacologici
Mattia Garutti, Aviano
16:00-16:20Influenza del microbiota nei trattamenti oncologici e nella gestione delle tossicità nella paziente con carcinoma mammario avanzato
Lucrezia Laterza, Roma
16:20-16:35Coffee break
Seconda sessione
Moderatori:Dario Palleschi, Treviso
Michela Bortolin, Montebelluna (TV)
16:40-17:00Paziente con tossicità gastroenterica in carcinoma mammario in stadio iniziale ad alto rischio
Simona Frezzini, Castelfranco Veneto
17:00-17:20Calo ponderale in paziente con carcinoma mammario avanzato HER2low
Nicoletta La Mura, Vittorio Veneto (TV)
17:20-18:00Tavola rotonda
Mattia Garutti, Aviano
Lucrezia Laterza, Roma
Michela Bortolin, Montebelluna (TV)
Silvia Angelini, Treviso
Dario Palleschi, Treviso
18:00-18:15Discussione
18:15-18:30Conclusione dei lavori
Il cancro della mammella rappresenta nella donna la causa più comune di mortalità cancro-correlata. Si riscontra con maggior frequenza nelle donne in postmenopausa di età superiore a 50 anni, ma gli uomini rappresentano l’1% circa di tutte le diagnosi di tumore mammario. I nuovi trattamenti hanno permesso di incrementare costantemente il tasso di sopravvivenza relativo al tumore al seno. La diagnosi precoce ha portato al 98% la sopravvivenza a 5 anni nelle donne trattate. Nel cancro metastatico, invece, a causa dell’aggressività della patologia, la sopravvivenza è molto minore. Di fondamentale importanza sia nel setting avanzato che nel setting precoce, sono le caratteristiche della paziente e le opzioni terapeutiche possibili.
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L’alimentazione è importante in tutte le fasi del processo di cancerogenesi, dall’esposizione a cancerogeni ambientali, alla modulazione della dose interna, alla riparazione dei danni al DNA, all’attivazione di meccanismi di morte cellulare programmata, alla modifica della biodisponibilità di ormoni steroidi, insulina e fattori di crescita insulinosimili, che possono favorire la progressione del clone neoplastico. Ma la dieta fornisce all’organismo anche sostanze protettive principalmente presenti nei cibi vegetali. Nel carcinoma mammario l’alimentazione può essere modulata per ridurre il rischio di ripresa di malattia, ma può aiutare a gestire alcuni effetti collaterali correlati alle terapie sia in fase adiuvante che metastatica, può dunque influenzare la compliance ai trattamenti e pertanto migliorare l’outcome della malattia. Inoltre, con la dieta può variare anche il microbiota intestinale.
Il microbiota intestinale è un vero e proprio organo che pesa più di un
chilogrammo ed
è formato da trilioni di microrganismi, batteri miceti e virus. La composizione microbica
dell’intestino è dunque fondamentale per il benessere di ciascuno, ogni persona è
dotata di un microbiota con caratteristiche uniche e adattive ai vari momenti della vita,
tanto da essere considerato ad oggi la parte variabile del nostro genoma. La nuova
frontiera oggi è l’analisi del microbiota nel microambiente tumorale e che rappo rto
abbia con quello intestinale o come quest’ultimo possa influenzare la risposta
immunitaria anche nell’ambiente tumorale. La chemioterapia può influenzare
probabilmente il microbiota ed il microbiota può influenzare l’effetto dei farmaci, ci si
interroga dunque su quale possa essere il ruolo del microbiota intestinale e dell’ambiente
tumorale nel carcinoma mammario e nel suo trattamento e se si possano apportare
delle modulazioni del microbiota per migliorare la tolleranza farmacologica o addirittura
mig liorare l’outcome della malattia.